Le fondamenta del nuovo sistema monetario internazionale furono gettate nel corso della Conferenza monetaria e finanziaria di Bretton Woods (dal nome della località degli USA in cui essa fu tenuta), che si concluse il 22 luglio 1944. SEGUE
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La prima guerra mondiale causò il crollo del sistema aureo (gold standard): l'abbandono dei sistemi metallici all'interno dei vari Paesi decretò la fine dell'ordinamento monetario fondato sulla convertibilità dei biglietti in oro e sui regimi dei cambi fissi.
Solo verso il finire della seconda Guerra Mondiale si tentò di porre fine al disordine dei rapporti internazionali causato sia dalla non-collaborazione che aveva caratterizzato il ventennio precedente, sia dalla traumatica interruzione delle relazioni economiche generato dal conflitto, nella consapevolezza che una ripresa post-bellica degli scambi non potesse realizzarsi se non in un quadro di maggiore stabilità e cooperazione tra i Paesi. In particolare ci si rendeva conto della necessità di contenere le fluttuazioni dei cambi entro limiti ristretti.
Le fondamenta del nuovo sistema monetario internazionale furono gettate nel corso della Conferenza monetaria e finanziaria di Bretton Woods (dal nome della località degli USA in cui essa fu tenuta), che si concluse il 22 luglio 1944. Gli accordi entrarono in vigore il 27 dicembre 1945, per cessare "di fatto" il 15 agosto 1971.
Le caratteristiche essenziali del sistema sorto dagli accordi di Bretton Woods erano, in sintesi, le seguenti:
-si fondava essenzialmente sull'oro e sul dollaro; quest'ultimo costituiva la valuta-chiave dell'intero ordinamento monetario, infatti la valuta statunitense era l'unica convertibile direttamente in metallo. Gli USA si impegnavano a convertire i dollari in oro al prezzo fisso di 35 $ all'oncia. Le Banche centrali di tutti i Paesi aderenti (ma non le banche ordinarie, nè i privati cittadini) potevano quindi chiedere alla Federal Reserve la conversione in oro dei dollari in loro possesso;
-le divise di tutti i Paesi aderenti al sistema erano convertibili in dollari secondo una parità ufficiale fissa, che le autorità monetarie nazionali si impegnavano a mantenere costante con limiti di oscillazione predeterminati entro la fascia massima dell' 1 % (sia sopra sia sotto la pari);
-le riserve valutarie erano di importanza essenziale, poichè consentivano alle Banche centrali di intervenire sui mercati valutari a sostegno delle monete nazionali;
-al fine di garantire un equilibrato funzionamento del sistema, gli accordi di Bretton Woods istituirono due importantissimi organismi monetari: il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Banca internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS). Fonte: Manuale di Economia Politica, Alfredo Gilibert, Edizione Lattes.