L’elenco dei soggetti protestati è oggi disponibile all’interno del Registro Informatico dei Protesti Cambiari (o Bollettino Ufficiale dei Protesti) detenuto presso le camere di commercio. La cancellazione del protesto presuppone la dichiarazione liberatoria rilasciata dal beneficiario della somma indicata sul titolo più eventuali spese accessorie.
L’elenco dei soggetti protestati è oggi disponibile all’interno del Registro Informatico dei Protesti Cambiari (o Bollettino Ufficiale dei Protesti). Il bollettino protesti, ora divenuto telematico e detenuto presso le camere di commercio, consente a chiunque voglia conoscere la propria situazione o la situazione di un’altra persona, di richiedere presso la camera di commercio una visura protesti.
La cancellazione del protesto presuppone la dichiarazione liberatoria rilasciata dal beneficiario della somma indicata sul titolo più eventuali spese accessorie.
Per cancellare un protesto generalmente è necessario attendere 5 anni dalla levata del protesto stesso. E’ possibile, però, cancellare un protesto prima che siano decorsi i 5 anni sulla base di due procedure diverse a seconda che si tratti di assegno o cambiale.
CAMBIALE PAGATA ENTRO UN ANNO DAL PROTESTO: In questo caso il debitore, per cancellare un protesto, si reca direttamente in camera di commercio con la cambiale protestata, i suoi documenti e la quietanza del creditore e, compilando e sottoscrivendo un’apposita modulistica e i diritti fissi, riesce a cancellare un protesto entro un mese.
CAMBIALE PAGATA DOPO UN ANNO O ASSEGNO ANCHE SE PAGATO ENTRO UN ANNO DAL PROTESTO: In questo caso, con le medesime documentazioni, per cancellare un protesto il debitore si reca presso la cancelleria del tribunale per ottenere un decreto riabilitativo del giudice (circa un mese). Con tale documentazione e quella originaria occorre successivamente effettuare l’iter già citato in camera di commercio per cancellare un protesto entro 25 giorni.