Viene denominato "porcellum" il sistema elettorale attualmente vigente in Italia. Il "porcellum" è un sistema ideato dal leghista Roberto Calderoni nell'inverno del 2005 il quale, tempo dopo, ammise che si trattava di una "porcata" (da qui, il nome di "porcellum" ideato dal politologo Giovanni Sartori). Questo sistema assegna un premio di maggioranza al partito o alla coalizione che prende più voti e prevede una soglia di sbarramento del 4% alla Camera e dell'8% al Senato che impedisce l'ingresso in Parlamento dei piccoli partiti che che corrono da soli. SEGUE
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PORCELLUM
Premi di maggioranza e liste bloccate
Si tratta del sistema elettorale attualmente vigente in Italia. Il Porcellum è stato ideato dal leghista Roberto Calderoni nell'inverno del 2005 il quale, tempo dopo, ammise che si trattava di una porcata (da qui, il nome di "porcellum" ideato dal politologo Giovanni Sartori). Questo sistema assegna un premio di maggioranza al partito o alla coalizione che prende più voti e prevede una soglia di sbarramento del 4% alla Camera e dell'8% al Senato che impedisce l'ingresso in Parlamento dei piccoli partiti che che corrono da soli. Alla Camera, il premio di maggioranza viene assegnato alla coalizione che ha ottenuto la maggioranza dei voti a livello nazionale; al Senato, il premio viene assegnato in ogni singola Regione alla coalizione che ha ottenuto più voti. Entrando nel dettaglio, questo sistema prevede un sistema proporzionale ma con premi di maggioranza che dovrebbero servire a garantire maggiore governabilità ma da cui, di fatto, possono sortire esiti elettorali che non riproducono l'esatta fotografia del voto reale. In base al "porcellum", alla coalizione vincente alle elezioni della Camera, spettano almeno 340 seggi su 630, indipendentemente dal totale dei consensi raccolti. Ad esempio, nelle elezioni di aprile 2013, il centrosinistra ha ottenuto il 54% dei seggi malgrado abbia conseguito soltanto il 29,5% dei voti. Al Senato, invece, il premio di maggioranza è su base regionale per cui ad ogni regione viene assegnato un certo numero di senatori, naturalmente tenendo conto delle dimensioni di ciascuna regione (quindi, Sicilia, Sardegna, Lombardia, "peseranno" di più, come numero di seggi assegnati, di Umbria, Molise e Basilicata. In base a questo sistema elettorale, alla coalizione vincente spetta il 55% dei seggi attribuiti alla regione. Riferendosi ancora una volta all'esito delle elezioni dell'aprile 2013, in Lombardia il centrodestra ha conquistato 27 seggi su 49 malgrado abbia ottenuto solo il 37,6% dei consensi. Nel sistema italiano non è previsto il voto di preferenza, cioè, ci sono liste "bloccate" di candidati scelti dalle segreterie dei partiti che decidono, praticamente, le gerarchie tra candidati e, quindi, la graduatoria per assegnare i seggi.
MATTARELLUM
Maggioritario al 75% il resto con preferenza
È il sistema elettorale adottato subito dopo Tangentopoli, in Italia. Ha segnato l'approdo al maggioritario e la nascita della Seconda Repubblica. Ideato dall'ex deputato popolare siciliano Sergio Matttarella, il meccanismo prevedeva l'assegnazione del 75 per cento dei seggi parlamentari con il metodo maggioritario, in collegi uninominali. Per il restante 25 per cento, veniva mantenuto il sistema proporzionale fino ad allora in vigore. Ad ogni elettore venivano consegnate due schede: una per il maggioritario e una per il proporzionale. In quest'ultima, era possibile indicare il candidato prescelto, ma con una sola preferenza. Questo sistema nacque a seguito del referendum del 18 aprile 1993 che aveva ispirato il passaggio dal vecchio sistema proporzionale puro ad un sistema maggioritario in grado di garantire maggiore governabilità. In base al "mattarellum" il territorio italiano era diviso in 475 collegi uninominali per la Camera e 232 per il Senato. In ciascun collegio risultava eletto il candidato (uno per ogni partito o coalizione) che avesse avuto il maggior numero di voti, anche uno solo in più degli avversari. Il 25% di quota proporzionale era eletto sulla base di liste bloccate. Il meccanismo dello "scorporo" costituiva una garanzia per le forze minori in quanto escludeva dal conteggio i voti serviti al partito di maggioranza per fare eleggere il candidato della parte uninominale. Per aggirarlo sono però state spesso create «liste civetta» a cui attribuire gli eletti nell’uninominale per non intaccare il pacchetto di voti del proporzionale. Il «Mattarellum» fu utilizzato nelle elezioni del 1994 (vittoria Berlusconi), nel 1996 (vittoria Prodi) e nel 2001 (vittoria Berlusconi).
SISTEMA TEDESCO
Proporzionale con sbarramento
Il sistema elettorale tedesco è un sistema misto: il cinquanta per cento dei seggi viene assegnato con il sistema proporzionale e il restante cinquanta con i collegi uninominali ma con correzioni tali da mantenere un carattere fortemente proporzionale. In Germania è prevista anche una soglia di sbarramento del 5%.
SISTEMA FRANCESE
Maggioritraio con il doppio turno
In Francia viene usato il sistema maggioritario con il doppio turno sia per l'elezione del Presidente della Repubblica, sia per l'elezione dei parlamentari. Per l'elezione dei parlamentari il meccanismo si fonda sui collegi uninominali nei quali viene eletto il candidato che supera il 50% dei voti validi all'interno di ogni colleggio a cui viene assegnato un solo seggio. Se nessuno raggiunge quella soglia, allora si va a un secondo turno di ballottaggio, al quale possono accedere solo i partiti che superano quota 12,5% degli aventi diritto al voto. Tra il primo e il secondo turno i partiti delle coalizioni in genere si accordano con le cosiddette "intese di desistenza", allo scopo di mandare al ballottaggio un solo candidato per collegio e avere maggiori possibilità di vittoria.