"Non avrete il mio odio". E' il titolo di un post sul profilo Facebook di Antoine Leiris, giovane giornalista parigino di France Bleu. Tra le 89 vittime del teatro Bataclan per mano di due terroristi dell'Isis, c'era anche Helene, la sua compagna, madre del suo bambino di 17 mesi. Una lettera che dovrebbe essere letta in tutte le scuole come monito e come simbolo identitario di ogni cittadino occidentale.
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"Venerdì sera avete rubato la vita di un essere eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio ma voi non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio saperlo, siete delle anime morte. Se questo Dio per il quale voi uccidete ciecamente ci ha fatto a sua immagine, ogni proiettile nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore.
Allora non vi farò questo regalo di odiarvi. L'avete cercato ma rispondere all'odio con la rabbia sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi ciò che siete. Voi volete che io abbia paura, che guardi i miei concittadini con un occhio diffidente, che sacrifichi la mia libertà per la sicurezza. Perso. Lo stesso giocatore gioca ancora.
L'ho vista stamattina. Infine, dopo notti e giorni d'attesa. Era così bella come quando è uscita questo venerdì sera, così bella come quando me ne sono innamorato perdutamente più di 12 anni fa. Naturalmente io sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di breve durata. So che lei ci accompagnerà ogni giorno e che ci ritroveremo in quel paradiso delle anime libere a cui non avrete mai accesso.
Siamo due, io e mio figlio, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho più tempo da dedicarvi, devo raggiungere Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha 17 mesi appena, mangerà la sua merenda come tutti i giorni, poi andremo a giocare come tutti i giorni e per tutta la sua vita questo piccolo ragazzo vi farà l'affronto di essere felice e libero. Perché no, non avrete nemmeno il mio odio".
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La sera di venerdì 13 novembre 2015, Parigi è stata oggetto di un attacco terroristico che ha colpito diversi punti della città (i dintorni dello Stade de France, il teatro Bataclan e alcuni locali pubblici del X e dell'XI arrondissement), provocando 129 vittime.
Gli attentati sono cominciati alle 21.20: un uomo si è fatto esplodere all'esterno dello Stade de France. Di lì a qualche ora, altri cinque attacchi avrebbero colpito il centro della città: il più tragico è stata l'irruzione di un commando terrorista all'interno della sala da concerti Bataclan, nell'XI arrondissement. Gli attentati hanno provocato 129 morti (cui si aggiungono 7 terroristi) e 352 feriti. Sabato 14 è arrivata la rivendicazione da parte di Daesh , lo Stato islamico, con un comunicato in arabo e francese e un messaggio audio in francese.
I luoghi colpiti e le vittime:
Lo Stade de France: mentre si disputava una partita di calcio amichevole tra Francia e Germania. La prima esplosione azione è avvenuta all’esterno dell’impianto alle 21.20, quando un terrorista si è fatto saltare con una cintura esplosiva. Altri due terroristi con cinture esplosive si sono fatti saltare nei pressi dello stadio: uno alle 21.30 sempre nelle vicinanze degli ingressi, l’altro alle 21.53 davanti a un McDonald’s a 400 metri dai cancelli dell’impianto.
La terrazza del ristorante cambogiano “Petit Cambodge” e il bar “Le Carillon”, all’incrocio tra rue Bichat e rue Alibert, nel X arrondissement: alle 21.25 alcuni uomini armati hanno iniziato a sparare da un’auto in corsa, uccidendo quindici persone tra clienti e passanti, e ferendone altre 10.
Il bar “À La Bonne Bière”, all’incrocio tra rue Fontaine e rue Faubourg du Temple, nell’XI arrondissement: alle 21.32 un uomo ha sparato verso il locale da una macchina provocando 5 morti e 8 feriti.
Il ristorante “La Belle Equipe”, nei pressi di rue de Charonne, sempre nell’XI arrondissement: alle 21.36 degli uomini hanno cominciato a sparare da una vettura in corsa. Hanno ucciso 19 persone, e 14 sono rimaste gravemente ferite.
Il ristorante “Le Comptoir Voltaire”, in boulevard Voltaire nell’XI arrondissement: alle 21.40 circa un terrorista si è fatto esplodere, senza provocare altre vittime.
La sala da concerti Bataclan: sempre alle 21.40, almeno tre terroristi armati e dotati di cinture esplosive sono penetrati nel locale, dove era in corso un concerto della band Eagles of Death Metal, e hanno iniziato a sparare sul pubblico. Molte persone sono riuscite a fuggire da un’uscita di sicurezza, mentre le altre, circa un centinaio, sono state prese in ostaggio. Alle 00.20 la polizia ha fatto irruzione nella sala, liberando decine di ostaggi e uccidendo uno dei terroristi, mentre gli altri due si sono fatti esplodere. All’interno del locale sono morte 89 persone. Tra le vittime c’è una ragazza italiana di 28 anni, Valeria Solesin , originaria di Venezia, che viveva a Parigi dove stava svolgendo un dottorato di ricerca in Demografia alla Sorbona.
Ricostruzione tratta dal sito "Il Piccolo"