Il sistema elettorale spagnolo finisce per premiare i partiti più grandi. Tuttavia, è anche vero che tale sistema consente anche ai piccoli partiti di avere un grande peso se hanno un grande insediamento locale. Di contro, i partiti piccoli il cui consenso è spalmato sull'intero territorio nazionale, sono destinati a scomparire a causa della loro incapacità a superare la soglia di sbarramento circoscrizionale del 3%. SEGUE
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Le due Camere spagnole, il Congresso e il Senato, sono elette con due sistemi elettorali differenti: il Congresso è eletto con il sistema proporzionale mentre il Senato è eletto con il sistema maggioritario. I 350 membri del Congresso vengono eletti con un sistema proporzionale tramite il "metodo d'Hondt", su base circoscrizionale. Le circoscrizioni coincidono con le Province (che sono 50). Ad ogni circoscrizione viene assegnata una diversa quantità di seggi (in media 7), che dipende dal numero di abitanti della circoscrizione. La soglia di sbarramento, sempre su base circoscrizionale, è del 3%. Le liste sono bloccate non essendovi possibilità di esprimere preferenze: ogni partito candida un numero di candidati tanti quanti sono i seggi da assegnare, così d'avere liste anche di soltanto 4-5 nomi.
I 264 componenti del Senato vengono eletti invece con un sistema maggioritario plurinominale. Le Province ne eleggono direttamente 208 con il sistema di "block voting", assegnando 4 seggi ciascuna. Ogni partito nomina tre candidati e i votanti possono esprimere fino a tre voti. Il partito che ottiene più voti nel collegio conquista 3 seggi, il secondo classificato ne prende 1. I restanti 56 senatori sono invece eletti dalle 17 Assemblee delle Comunità Autonome con sistemi elettorali differenti che tuttavia premiano i partiti e le coalizioni più votate all'interno delle stesse Assemblee. Ogni Comunità elegge 1 senatore ed è previsto un senatore in più per ogni milione di abitanti.
Così come è strutturato, il sistema elettorale spagnolo finisce per premiare i partiti più grandi. Tuttavia, è anche vero che tale sistema consente anche ai piccoli partiti di avere un grande peso se hanno un grande insediamento locale. Di contro, i partiti piccoli il cui consenso è spalmato sull'intero territorio nazionale, sono destinati a scomparire a causa della loro incapacità a superare la soglia di sbarramento circoscrizionale del 3%.
Il "modello spagnolo" proposto da Matteo Renzi prevede la divisione del terriotorio nazionale in 118 piccole circoscrizioni nonchè l'attribuzione alla lista vincente di un premio di maggioranza del 15% (92 seggi). Secondo questa ipotesi, ciascuna circoscrizione elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati. E'prevista una soglia di sbarramento del 5%.