In un solo anno, il 2017 (ultimi dati disponibili) 150.215 persone hanno lasciato il Sud Italia per trasferirsi: 107.712 hanno deciso di andare verso il Nord Italia mentre altre 42.593 hanno preferito emigrare all’estero. Segue
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In un solo anno, il 2017 (ultimi dati disponibili) 150.215 persone hanno lasciato il Sud Italia per trasferirsi: 107.712 hanno deciso di andare verso il Nord Italia mentre altre 42.593 hanno preferito emigrare all’estero.
LO SPOPOLAMENTO DEL SUD
Un esodo? Beh, sì. Un vero spopolamento del Sud, soprattutto se si non si considerano i dati di un solo anni, ma quelli degli ultimi 5 anni. Cominciamo con il dire che il fenomeno sembrava in calo e che è tornato a crescere solo nel 2016 ed è proseguito nel 2017. In effetti il picco del 2012 non è stato più raggiunto negli ultimi 5 anni. quell’anno addirittura 156.298 persone hanno abbandonato il Mezzogiorno per andare: 131.616 al Nord e altri 24.682 all’estero.
DOVE VANNO
Guardando poi la destinazione delle persone che se ne vanno si scopre che diminuisce la fuga dal Sud Italia destinazione Centro-nord mentre aumentano le persone che escono dall’Italia. In effetti sempre tra il 2012 e il 2017 gli spostamenti dal Mezzogiorno verso le regioni Centro-settentrionali si sono ridotti da 132 a 110mila; al contrario, l’ammontare dei flussi migratori dalle regioni meridionali verso l’estero risulta quasi raddoppiato, da 25 a 43 mila.
IN 5 ANNI 879.712 PERSONE
Adesso proviamo a fare i conti del fenomeno dello spopolamento del Sud negli ultimi 5 anni: complessivamente le persone che sono andate via sono state 879.712: quasi 180mila persone ogni anno (179.712). I dati dell’Istat non dicono, tuttavia, quante di queste persone sono tornate, ma comunque i numeri autorizzano a parlare del fenomeno usando la parola “esodo”. E, come afferma l’Istat, non riguarda solo i cittadini del Sud. In realtà riguarda tutto il Paese. Il saldo migratorio con l’estero degli italiani, infatti, è negativo fin dal 2008 e ha prodotto una perdita netta di circa 420 mila residenti in dieci anni. Circa la metà di questa perdita (208 mila) è costituita da giovani dai 20 ai 34 anni e di questi, due su tre sono in possesso di un livello di istruzione medio-alto.
I dati si riferiscono al: 2012-2017, Fonte: Istat, Truenumbers.it