Un capolavoro di satira filosofica, mordace e provocatorio, da cui risuonano echi di grande attualità. Ne pubblichiamo alcuni stralci al fine di incoraggiare la riscoperta di un'opera ingiustamente sottovalutata.
LECCAPIEDI: Funzionario utile, che non di rado si trova a dirigere un giornale. In tale veste è stretto alleato del ricattatore, in certe situazioni gli si identifica. In verità, il leccapiedi non è se non il ricattatore sotto un altro aspetto, benchè il secondo si presenti spesso come appartenente a una specie autonoma. Il leccapiedismo è più detestabile del ricatto, proprio come il ruolo dell'informatore è più detestabile di quello del ladro di strada: il parallelo vale in ogni caso, perchè mentre pochi ladri imbrogliano, tutti gli spioni rubano, se ne hanno il coraggio.
LIBERO PENSATORE: Miscredente che colpevolmente insiste a non voler guardare con gli occhi di un prete, e, anzi, a guardare negli occhi di costui con uno sguardo troppo penetrante. Nei tempi passati i liberi pensatori sono stati: sparati, bruciati, bolliti, arrotati, frustati, decapitati, affogati, impiccati, sbudellati, impalati, scorticati. Con l'andare del tempo la nostra religione è finita tra le mani e nei cuori di interpreti dotati di compassione e di umanità, e la punizione del libero pensatore è affidata a Colui che ha detto: “La vendetta appartiene a me, sarò io a ripagare”. Sicchè qui, sulla terra, lo sconsigliato colpevole è solo: minacciato, oltraggiato, evitato, zittito, maledetto, insultato, derubato, defraudato, perseguitato, deriso, calunniato.
LIBERTO: Persona nelle cui carni sono penetrate così a fondo le manette da diventare invisibili.
POLITICA: Conflitto di interessi mascherato da lotta di principi. Gestione degli affari pubblici per interessi privati.
AMORE: Stato provvisorio di demenza, curabile con il matrimonio o con l'allontanamento del paziente dagli influssi del male che hanno prodotto il male. Il quale, come la carie e parecchie altre patologie, è fortemente diffuso solo tra i popoli civili che vivono in condizioni artificiali: i popoli barbari, che respirano aria pura e mangiano cibi semplici, sono immuni da questo flagello. Talvolta è fatale, la malattia dell'amore, ma più spesso per i medici che per i malati.