Le intercettazioni nel nostro Paese sono previste dal diritto processuale penale come "mezzo di ricerca della prova" e possono essere adoperati solo in procedimenti relativi a determinati reati tassativamente previsti dall'art. 266 c.p.p. (tra cui quelli di ingiuria, minaccia, usura, abuso di informazioni privilegiate). SEGUE
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Il nostro paese vanta il record di intercettazioni tra gli Stati democratici, con 76 intercettazioni ogni 100 mila abitanti. Ogni minuto, secondo uno studio Eurispes, avvengono 344 intercettazioni che fanno lievitare il totale annuo a 181 milioni. Nel 2010 il numero delle utenze messe sotto controllo ha sfiorato le 140 mila per un periodo medio di 50 giorni. Costo complessivo, 286 milioni di euro nel 2008, 284 milioni nel 2010 e 260 milioni nel 2011. (dati pubblicati dal quotidiano "Avvenire" del 18.08.2012).
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Le intercettazioni nel nostro Paese sono previste dal diritto processuale penale come "mezzo di ricerca della prova" e possono essere adoperati solo in procedimenti relativi a determinati reati tassativamente previsti dall'art. 266 c.p.p. (tra cui quelli di ingiuria, minaccia, usura, abuso di informazioni privilegiate). Le intercettazioni devono essere richieste dal Pm e autorizzate con decreto motivato dal Gip (Giudice indagini preliminari) solo se vi sono gravi indizi di reato e se l'intercettazione è assolutamente indispensabile ai fini della prosecuzione delle indagini. Tutte le conversazioni raccolte in violazione della legge vanno invece distrutte. Le intercettazioni possono durare per un periodo di 15 giorni, prorogabili dal giudice anche fino a tutto il periodo delle indagini preliminari. Per i membri del Parlamento, la Costituzione prevede che le intercettazioni siano subordinate all'autorizzazione della Camera di appartenenza. Per il Presidente della Repubblica, l'art. 90 della Costituzione prevede che esso sia perseguibile solo per i reati di alto tradimento e di attentato alla Costituzione. Nel caso di sospetti di questi due reati, l'art. 219 del 1989 prevede la possibilità di procedere ad intercettazioni anche nei confronti del Capo dello Stato.