Le elezioni europee hanno confermato le gravi difficoltà in cui versa il Partito Democratico che ha improvvidamente rinunciato a fare politica disattendendo la sua ispirazione originaria di "partito a vocazione maggioritaria" che avrebbe dovuto rilanciare la politica intesa come impegno e partecipazione. A cosa serve "questo" Pd?
Potrà sembrare una contraddizione ma è cosi. Quando è nato il PD al Lingotto, Veltroni aveva promesso un partito “nuovo” in grado di offrire una alternativa all’elettore che non votava centrodestra. Il PD venne dichiarato “a vocazione maggioritaria” proprio perché voleva essere alternativo all’esistente. Quindi non più eredi dei Pci-Ds, democristiani-socialisti e laici vari, tutte formazioni che al grande mercato del voto offrivano un prodotto che aveva fatto il suo tempo e che la gente votava sempre di meno. Ma il discorso vale anche per le varie “destre”: pochi voti e andare.
Quindi al grande mercato del voto, perché di questo si tratta, oltre al nuovo prodotto (la sigla del PdL è nuova) offerto dal centrodestra tramite quell’abile venditore che è Berlusconi, avrebbe dovuto esserci la controfferta di questo nuovo prodotto: il PD che alle europee era venduto essenzialmente dal nuovo rappresentante, Franceschini.
Ma in campagna elettorale si è sopratutto parlato d’altro. Nessuno ha parlato del prodotto, cioè di offerta politica. Gli avversari quando si riferivano al PD usavano termini, come sinistra,comunisti, alcuni anche: conformisti e democristiani.
A questi appellativi nessuno si è mai ribellato. Franceschini o Fioroni non si offendono troppo se li chiamano democristiani, la stessa cosa per D’Alema o Fassino se li etichettano di sinistra, ecc. Ma il PD è di sinistra?
Insomma dare “un’etichetta giusta al PD”, a questo nuovo prodotto che forse vale pena di riproporre con la sua giusta veste alle nuove fiere campionarie, alle future occasioni di mercato.
Credo sia questo il compito del Congresso del PD che si terrà nel prossimo autunno.
Si dirà ma ci sono anche la Lega, l’IdV, l’Udc, i radicali, i comunisti, socialisti e altro. In ogni mercato è riservato per tradizione un angolo per i prodotti di nicchia, ma il mercato lo fanno le grandi firme. L’Uomo Qualunque, Poujade, Le Pen e Haider insegnano.
Mitterrand partì dai miseri resti che gli aveva lasciato Guy Mollet, e portò i socialisti a 10 anni di Governo e 10 di Presidenza della Repubblica e aveva di fronte De Gaulle. Già, come fece?