Oggi il quotidiano comasco La Provincia ha pubblicato l’esito di un sondaggio secondo cui il 76% dei cittadini comaschi gradirebbe appartenere alla Svizzera. Ecco una prova della nostra perdita di identità.
Oggi il quotidiano comasco La Provincia ha pubblicato l’esito di un sondaggio secondo cui il 76% dei cittadini comaschi gradirebbe appartenere alla Svizzera.
Sempre oggi Il Giornale di Feltri ironizza sull’ennesima provocazione di Bossi che ha bellamente sostenuto che l’Italia si qualificherà agli ottavi di finale dei Mondiali di calcio corrompendo la Slovacchia, prossima avversaria di domani, giovedì 24 giugno.
Qualche settimana fa sono intervenuti a “Radio Padania” alcuni simpatizzanti della Lega i quali hanno orgogliosamente sostenuto che avrebbero tifato contro la nazionale italiana in quanto tifosi della “nazionale padana”.
L’indifferenza verso tutte queste notizie, sovente superficialmente liquidate come innocue provocazioni fatte da simpatiche canaglie, fa sì che il nostro paese stia scivolando sempre più verso un baratro morale e istituzionale senza ritorno.
Il nostro (ingenuo) desiderio sarebbe che, in certi casi, ognuno facesse la propria parte e quando diciamo “ognuno” vogliamo dire che anche i professionisti (dunque avvocati, commercialisti, medici, ingegneri, geometri, consulenti di ogni branca) dovrebbero avvertire qualche prurito etico e civile perché quando si dice che la borghesia del nostro paese non ha più anima né identità, occorre ricordare che stiamo parlando di NOI e non di altri. Solo in questo modo potremo rilanciare il prestigio delle nostre professioni, dando prova, quindi, di una sensibilità sociale che sembra essersi dissolta in nome del primato assoluto del denaro e delle parcelle!