Le difficoltà contingenti non devono distoglierci dall'obbligo morale di festeggiare la natività non solo nel suo significato religioso ma anche nella sua forte valenza simbolica. Credenti e non credenti dovrebbero trovare nel Natale un'occasione di riflessione comune sul mondo che verrà, sul mondo che consegneremo alle nuove generazioni alle quali dobbiamo restituire il giusto entusiasmo di vivere.
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L'augurio che porgiamo ai nostri lettori è quello di vivere le festività natalizie con un pizzico di spensieratezza. Le difficoltà contingenti non devono distoglierci dall'obbligo morale di festeggiare la natività non solo nel suo significato religioso ma anche nella sua forte valenza simbolica. Credenti e non credenti dovrebbero trovare nel Natale un'occasione di riflessione comune sul mondo che verrà, sul mondo che consegneremo alle nuove generazioni alle quali dobbiamo restituire il giusto entusiasmo di vivere. Dobbiamo vigilare affinchè le gravi difficoltà del momento non inaridiscano le nostre coscienze e non prosciughino le residue speranze in un mondo migliore, speranze che non devono incagliarsi nelle secche di una quotidianità che, pur con le note asperità, non deve togliere ai giovani lo slancio e il vigore necessari per cambiare il mondo. Già, cambiare il mondo. Per noi, questo è il significato più forte del Natale che, non va mai dimenticato, rappresenta la nascita di un uomo che, con il suo esempio, ci ha insegnato che il mondo si può cambiare. L'uomo deve solo volerlo. Auguri a voi tutti!