In data 26 ottobre 2019 il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato sul proprio sito il documento con le regole per la determinazione e applicazione degli indici di allerta della crisi d’impresa, che dovranno ora essere approvati dal Ministero dello Sviluppo economico.
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In data 26 ottobre 2019 il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato sul proprio sito il documento con le regole per la determinazione e applicazione degli indici di allerta della crisi d’impresa, che dovranno ora essere approvati dal Ministero dello Sviluppo economico.
Lo stato di crisi dell’impresa è diagnosticato attraverso la preliminare rilevazione della:
a. presenza di ritardi reiterati e significativi nei pagamenti, nonché attraverso la
b. verifica della presenza di un patrimonio netto negativo o inferiore al minimo di legge,
infine mediante
c. evidenza della non sostenibilità del debito nei sei mesi successivi attraverso i flussi finanziari liberi al servizio dello stesso.
Per tale motivo, il documento elaborato dal CNDCEC prevede l’impiego del DSCR (Debt Service Coverage Ratio).
Solo qualora il DSCR non sia disponibile, o i dati prognostici occorrenti per la sua determinazione siano ritenuti non sufficientemente affidabili, si ricorre, sempreché la situazione di crisi non sia già stata intercettata dal patrimonio netto negativo o dalla presenza di reiterati e significativi ritardi, all’impiego combinato di una serie di cinque indici, con soglie diverse a seconda del settore di attività, che debbono allertarsi tutti congiuntamente.
I cinque indici sono:
1. indice di sostenibilità degli oneri finanziari in termini di rapporto tra gli oneri finanziari ed il fatturato;
2. indice di adeguatezza patrimoniale in termini di rapporto tra patrimonio netto e debiti totali;
3. indice di ritorno liquido dell’attivo in termini di rapporto da cash flow e attivo;
4. indice di liquidità in termini di rapporto tra attività a breve termine e passivo a breve termine;
5. indice di indebitamento previdenziale e tributario in termini di rapporto tra l’indebitamento previdenziale e tributario e l’attivo.
Gli indici sono stati ottenuti, con l’aiuto di partner tecnici, tramite un processo di selezione tra molte combinazioni di indici, con test che hanno interessato tutte le società con bilancio ordinario pubblicato, avendo riguardo ad eventi di default nei tre anni successivi