Ici e Imu possono essere pagate anche dal conduttore dell'immobile se questo obbligo è previsto nel contratto di locazione. La clausola contrattuale che impone all'affittuario di pagare le imposte locali non si pone in contrasto con il principio di capacità contributiva e non viola la regola sul divieto di traslazione del carico fiscale a un soggetto diverso dal soggetto passivo del tributo. Segue
L’incapacità economica del soggetto obbligato, che è intesa come impossibilità di far fronte agli adempimenti sanzionati dall’art. 570 c.p., deve essere assoluta e deve integrare «una situazione di persistente, oggettiva ed incolpevole indisponibilità di introiti». (Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza n. 9430/19; depositata il 4 marzo)
Le spese processuali sostenute dal terzo chiamato in causa dal convenuto devono essere rimborsate dall’attore nel caso in cui la chiamata in causa era necessaria in relazione alla pretesa attorea, risultata poi infondata. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 2, ordinanza n. 6292/19; depositata il 4 marzo)
Riprendono vigore le obiezioni mosse da un automobilista sanzionato per eccesso di velocità. I Giudici della Cassazione spiegano che il cartello che segnala l’apparecchiatura non basta a rendere legittima la multa. Necessario anche che sia assicurata la visibilità per gli automobilisti della postazione di controllo. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 2, ordinanza n. 6407/19; depositata il 5 marzo)
Gli Ermellini precisano che, ai sensi dell’art. 92 c.p.c. come risultante dalle modifiche recate dal d.l. n. 132/2014 e dalla sentenza n. 77/18 della Corte Costituzionale, la compensazione delle spese di lite, oltre che «nel caso della soccombenza reciproca», può essere disposta solo in altre specifiche ipotesi, tra cui quelle «di assoluta novità della questione trattata». (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 2, ordinanza n. 4696/19; depositata il 18 febbraio)
Riflettori puntati su un dipendente di Trenitalia. Evidente per i Giudici come la condotta a lui contestata, ossia la detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti, sia così grave da poter giustificare il licenziamento deciso dall’azienda. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 4804/19; depositata il 19 febbraio)
In relazione all’assolvimento dell’obbligo di repechage, il datore di lavoro ha l’onere di fornire la prova di fatti e circostanze che possano dimostrare la veridicità di quanto allegato circa l’impossibilità di una collocazione alternativa del lavoratore licenziato all’interno contesto aziendale. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 4672/19; depositata il 18 febbraio)
Gli atti dispositivi del patrimonio in genere, scaturenti dalla negoziazione globale che i coniugi compiono in sede di separazione e divorzio, non sono altro che contratti tipici, la cui causa è quella di definire in modo non contenzioso e tendenzialmente definitivo la crisi di coppia. Per questo motivo, tali “contratti della crisi coniugale” devono ritenersi esenti da imposte e tasse. (Commissione Tributaria Regionale, sez. I - Friuli Venezia Giulia, sentenza n. 249/18; depositata il 12 dicembre)
Ai fini della liquidazione degli onorari spettanti all’avvocato nei confronti del cliente, il valore della lite si determina, in base alle norme del codice di procedura civile, avendo riguardo soltanto all’oggetto della domanda, considerata al momento iniziale della lite, per cui nessuna rilevanza può attribuirsi alla somma concretamente liquidata dal giudice in sentenza, ovvero realizzata dal cliente a seguito di transazione. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 2, ordinanza n. 32474/18; depositata il 14 dicembre)
Il dipendente di una compagnia assicurativa deve dire addio al proprio posto di lavoro. Decisivo il fatto che egli, pur essendo in malattia e nonostante la prescrizione dei medici del pronto soccorso, ha ignorato la propria lombalgia e ha operato con dispendio fisico nel suo locale. (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 32600/18; depositata il 17 dicembre)