Risarcimento possibile per il dipendente se il datore di lavoro, pur non perseguendo un intento vessatorio, gli ha causato problemi di salute creando un ambiente logorante, stressogeno e determinativo di ansie. (Cass. civ., sez. lav., ord., 21 febbraio 2024, n. 4664)
In tema di separazione dei coniugi, le violenze fisiche costituiscono violazioni talmente gravi ed inaccettabili dei doveri nascenti dal matrimonio da fondare, di per sé sole e anche quando siano concretizzate in un unico episodio, non solo la pronuncia di separazione personale, ma anche la dichiarazione dell’addebito. (Cass. civ., sez. I, ord., 27 febbraio 2024, n. 5171)
Se nel corso del processo di divisione di un immobile uno dei condividenti trasferisce la propria quota a ad un terzo, si realizza la successione a titolo particolare nel diritto controverso, per cui il giudizio prosegue tra le parti originarie e l’acquirente non assume le vesti di litisconsorte necessario, potendo intervenirvi o essere chiamato; ma, se abbia acquistato in forza di atto trascritto prima della trascrizione della domanda di divisione giudiziale, non gli può essere opposta la sentenza che lo definisce. (Cass. civ., sez. II, ord., 6 febbraio 2024, n. 3331)
La condizione di procedibilità della mediazione obbligatoria nelle materie previste dall’articolo 5 del decreto legislativo n. 28/2010 riguarda solo l’atto che introduce il giudizio, non le domande riconvenzionali. Restano fermi ovviamente gli obblighi del mediatore e del giudice di valutare e considerare tutti gli interessi delle parti e favorire la conciliazione tra le parti. Lo hanno affermato le Sezioni Unite della Corte di Cassazione nella pronuncia n. 3452-2024.
Trib. di: Lecce - Sentenza del: 18-10-2023 - Giudice: De Pasquale Italo Mirko
La Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza 14933 censura il legale che accetta l'incarico contro un precedente cliente prima dei due anni- -segue-
La circostanza che sussista una disparità di reddito tra due coniugi non legittima, da sola, la corresponsione di un assegno divorzile. Lo ha stabilito la Suprema Corte, con ordinanza n.7596/22, secondo cui “la differenza reddituale tra gli ex coniugi non legittima di per sé sola il riconoscimento dell’assegno divorzile dovendo accertarsi dal giudice di merito se quella sperequazione sia conseguenza di scelte maturate durante la vita matrimoniale dalla coppia nella distribuzione dei ruoli, in esito alla quale il coniuge richiedente, economicamente più debole, rinunciando anche a proprie aspettative di crescita professionale, abbia contribuito alla formazione del patrimonio familiare e di quello dell’altro coniuge, avuto riguardo alla durata del matrimonio ed all’età dell’avente diritto”. -segue-
Ha diritto all’assunzione la lavoratrice che, avendo superato le prove preselettive per l’accesso alla funzione di capotreno, ha una statura inferiore a 1,60 cm. Il requisito oggettivo dell’altezza, identico per uomini e donne, previsto dal bando ha natura discriminatoria perché in contrasto con i principi di uguaglianza. (Cass. civ., sez. lav., ord., 3 luglio 2023, n. 18668). -segue-
L'impossibilità della scelta della madre di interrompere la gravidanza, in presenza delle condizioni per l’aborto terapeutico (malformazioni del feto, art. 6, l. n. 194/1978), imputabile a negligente carenza informativa da parte del medico curante, è fonte di responsabilità civile. (Cass. civ., sez. III, ord., 27 giugno 2023, n. 18327). -segue-
Il Tribunale di Cosenza ha statuito che l’incompletezza della cartella clinica è un elemento utile ai fini dell’accertamento del nesso eziologico tra la condotta colposa del medico e il pregiudizio lamentato dal paziente, a condizione che il carattere lacunoso della documentazione medica abbia reso impossibile l’accertamento di tale nesso e che il comportamento del sanitario sia astrattamente dotato di idoneità dannosa. (Trib. Cosenza, sentenza 23 maggio 2023, n. 914)