Con questa espressione si vuole designare una persona vanitosa e spocchiosa. Probabilmente deriva per reminiscenza dell’otre in cui il re Eolo aveva ricacciato e rinchiuso i venti sfavorevoli alla navigazione di Ulisse. Eolo donò l'otre ad Ulisse quando questi lasciò la sua reggia, nell’isola Eolia, diretto a Itaca.