In materia di illegittimo licenziamento per giustificato motivo oggettivo, spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova della impossibilità di repechage del lavoratore licenziato, in quanto requisito del giustificato motivo di licenziamento. Secondo gli ermellini, a differenza del datore di lavoro, il lavoratore non può disporre della completezza di informazioni riguardanti l’impresa tenuto conto, altresì, che, a causa del mercato, gli interventi imprenditoriali per porre rimedio ad una momento di crisi possono essere svariati. (Cassazione, sentenza n. 5592 depositata il 22 marzo 2016)