Lettera a Babbo Natale con il candore del cittadino che continua a credere che l'Italia possa essere un paese migliore e diverso, malgrado le infinite storture a cui la quotidianità ci costringe ad assistere. A Babbo Natale viene inviato il sogno di realizzare "un paese in cui chi sbaglia sa chiedere scusa", "un paese in cui ognuno ha il coraggio della verità", "un paese in cui la sconfitta è un'occasione per migliorare". Davanti al cinismo del mondo, il candore dei grandi ideali.
Secondo l'Ufficio studi del Senato, per i disegni di legge promossi dal Governo, i due rami del Parlamento hanno impiegato tempi ben diversi da quelli diffusi dal battage renziano. Nell'anno 2015, per l'approvazione di una legge, sono stati necessari 70 giorni alla Camera e 89 al Senato; nell'anno 2014, 49 giorni alla Camera e 57 in Senato; nell'anno 2013, 20 giorni alla Camera e 14 in Senato. Ma c'è un altro dato sul quale sarebbe utile riflettere per meglio focalizzare gli elementi distorsivi che finiscono per inficiare e depotenziare le procedure parlamentari. (Segue)
La Riforma costituzionale Renzi-Boschi presenta alcuni profili positivi che è giusto riconoscere malgrado l'architettura complessiva risulti palesemente abborracciata. Al di là dell'esito refendario del 4 dicembre, la nostra Costituzione continuerà ad avere delle gravi lacune sulle quali sarebbe stato lecito attendersi quei correttivi che, di contro, la riforma ha colpevolmente ignorato. Ecco, in sintesi, i lati positivi della riforma e gli istituti che rappresentano le vere criticitá dell'attuale impianto costituzional.
Sessanta anni fa, nel 1956, accaddero eventi che segnarono profondamente lo sviluppo della storia mondiale e del nostro paese. Nel febbraio Kruscev, il segretario del Partito comunista sovietico, denunciò i crimini di Stalin durante il XX Congresso del Pcus. Quello che i sovietici avrebbero voluto che restasse una rapporto segreto, si diffuse in tutto il mondo provocando grandi lacerazioni all'interno dell'universo comunista. La sinistra italiana conobbe la prima, clamorosa scissione da parte di prestigiosi esponenti della cultura. Italo Calvino, ad esempio.
A volte si ha la sensazione che i 5 Stelle non abbiano esatta contezza del ruolo che sono chiamati a giocare in questo delicato frangente che li vede, ormai, come unici antagonisti del premier. Per costituire una valida alternativa al renzismo, il Movimento 5 Stelle deve avere il coraggio di accreditarsi come una vera forza di governo diventando un vero partito. Serve, quindi, un salto di qualità, una grande metamorfosi che ponga fine alle urla e ai proclami. Non basta dirsi onesti per governare un paese perchè anche gli onesti, se incapaci, possono causare gli stessi danni dei disonesti: non solo, con l'aggravante di essere onesti.
E' appena uscito un libro scritto da due Nobel, George A. Akerlof e Robert J. Schiller, il cui titolo costituisce un eloquente atto d'accusa nei confronti dell'establishment che governa l'Occidente: “Ci prendono per fessi” (“Phishing for Phools”). Un esempio? Si ponga mente all''indifferenza con cui viene ignorata la necessità, per i governi, di contrarre debiti a lunga scadenza al fine di rendere più appetibili i propri titoli che, sul breve, hanno un rendimento nullo. Per questo motivo il Tesoro ha appena emesso dei BTP, con scadenza 50 anni, di cui l'83,2% è stato sottoscritto da soggetti stranieri. Con quaii conseguenze?
Il 29 settembre Slvio Berlusconi ha compiuto 80 anni. Dopo i giusti festeggiamenti, sarebbe opportuno chiedersi perchè il suo tramonto politico abbia, di fatto, determinato il declino della destra italiana che continua a versare in uno stato confusionale che non lascia presagire nulla di buono. Questa è la domanda fondamentale a cui la destra non sa o non vuole rispondere, forse perchè la risposta inchioderebbe alle loro gravi responsabilità tanti dirigenti e luogotenenti, del centro e della periferia, che non hanno mai avuto il coraggio di dissentire dal Cavaliere di cui ne hanno sempre pavidamente avallato ogni decisione.
Giornalisti, politici, personaggi dello spettacolo, hanno energicamente disapprovato la scelta del Sindaco di Roma che, è giusto rammentare, era la stessa fatta dal governo Monti nel 2012. In quell'occasione, l'intero establishment accolse con favore la fermezza del premier che, si disse, dimostrava ai partner europei realismo e concretezza. Di contro, oggi abbiamo assistito ad una volgare gragnuola di invettive contro Virginia Raggi la cui acredine non poteva non indurre al sospetto. E' innegabile che, come in passato, esiste una parte del paese che non perde il vizio di invocare l'intervento dello Stato se risulta possibile socializzarne i costi e privatizzarne gli utili.
Per lunghi secoli la tradizione popolare ha identificato Barbablù, il sanguinario protagonista della favola noir di Perrault, con il barone Gilles de Rais, il più grande criminale del Medioevo. Nella realtà, risultano pressocchè inesistenti le analogie fra il personaggio creato dallo scrittore parigino e il nobile maresciallo di Francia. Tuttavia, il sanguinario personaggio di fantasia che ha turbato le notti di intere generazioni di bambini, sarà per sempre identificato con quello, in carne e ossa, che, per alcuni anni, fu il fedele compagno d’armi di Giovanna d’Arco.
A causa dei gravi errori commessi dal sistema informatico che ha assegnato le sedi ai docenti, in tutto il territorio nazionale risultano pendenti oltre 21 mila ricorsi, di cui 1.200 nella sola Lombardia. Il famigerato “algoritmo” che avrebbe dovuto recepire le indicazioni dei docenti, ha finito per costituire la causa di un bailamme senza precedenti. In verità, sarebbe pretestuoso imputare al “sistema” le disfunzioni che stanno accompagnando l'inizio del nuovo anno scolastico. C'è altro, come ben sanno i dirigenti scolastici sui quali la riforma ha traslato l'onere di inventarsi le modalità di utilizzo del cosiddetto “potenziamento”.