Piccolo campionario di battute tratte da film più o meno celebri. Boutades esilaranti, surreali, caustiche ed immaginifiche che ci restituiscono il ricordo di tanti film, vissuti o raccontati. Aggiungete, ora, quelle da Voi preferite.
Scriveva così il poeta Charley Sorley nel 1915, pochi mesi prima della sua morte, avvenuta all'età di 21 anni durante la battaglia di Loos. E, come diceva Benjamin Franklin, "non c'è mai stata una buona guerra o una cattiva pace".
Il 6 gennaio 1810, a 11 anni, Giacomo Leopardi scrisse un messaggio ai suoi amici firmandosi come "Befana". Riproponiamo questo mirabile testo che oggi è stato pubblicato dal quotidiano "Il Giornale".
Il 5 Gennaio 1984 moriva, assassinato dalla mafia, il giornalista Pippo Fava, direttore del mensile "Il Siciliano". Il nostro tributo ad un giornalista il cui coraggio rappresenta la perfetta antitesi al giornalismo fazioso e prezzolato oggi dominante.
L'arrivo del nuovo anno genera sempre la speranza che sia un anno migliore del precedente: è giusto che sia così. Dieci desideri per il 2011 nell'anno dell'anniversario della nostra unità nazionale per ritrovare il senso di essere davvero una nazione.
Pubblichiamo una piccole silloge di massime che possono aiutraci a ritrovare il senso dell'ironia che resta sempre il mezzo per ridere del mondo e regalarsi l'illusione di evitare di esserne derisi.
L'appoggio del Vaticano al governo Berlusconi non giova all'immagine della Chiesa cattolica. Uno "strano connubio" su cui perfino la sinistra finge di essere distratta.
Il centro della fede cristiana è il mistero di un Dio che è Amore il quale, divenendo uomo in Gesù di Nazareth, rivela che anche l’essere umano è fatto interamente di amore. Il Natale come un momento alto per riflettere sul destino dell'uomo.
Un elegante divertissement di pregevole fantasia sul significato etimologico del nome "Berlusconi". Franco Brera dimostra, ancora una volta, che il cognome è una garanzia. Questo vale per lui ... ma anche per il Cavaliere!
Se ai nostri studenti l'invito da fare è quello di rileggere le pagine di Pasolini su Valle Giulia, ai nostri politici l'invito è quello di ascoltare e interloquire con la società senza disprezzarne le pulsioni più profonde.