"Viaggio in Inghilterra" (Shadowlands) è un film del 1993 diretto da Richard Attenborough. Il film narra la storia della relazione tra lo scrittore C.S. Lewis e l'americana di origine ebrea Joy Gresham, così come è realmente avvenuta tra il 1950 e il 1960. La magistrale interpretazione di Anthony Hopkins si fa ricordare per il celebre discorso sul dolore: "Noi siamo come blocchi di pietra da cui lo scultore ricava le forme degli uomini. I colpi del suo scalpello, così dolorosi per noi, sono ciò che ci rende perfetti!"
Il problema non è quello di inventarsi nuove formule, alleanze o, ancora peggio, un nome ed un simbolo diversi perché tutto ciò suonerebbe, ancora una volta, come una mera operazione di cosmesi e, dunque, un insulto all’intelligenza del cittadino. Il ritorno della politica potrà avvenire in un solo modo, cioè dando il benservito ad una classe politica che non ha più nulla da dire al paese di cui troppe volte essa si è servita fingendo di servirlo.
Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone veniva ucciso barbaramente da Cosa Nostra. 57 giorni dopo la strage di Capaci, la mafia uccideva Paolo Borsellino. Il nostro tributo alla memoria dei due grandi magistrati vuole essere alieno da ogni retorica. Per questo ci limitiamo a proporre una foto che ha fatto storia, una foto che dovrebbe essere affissa sulle pareti di ogni aula di Tribunale, di ogni scuola, di ogni ufficio pubblico e, perchè no, di ogni abitazione.
Torre Colimena si trova nel golfo di Taranto, sul litorale jonico. La località prende il nome “Colimena” da una delle tante torri costruite lungo il golfo di Taranto per ordine della Regia Corte di Napoli nel 1563, a difesa delle zone abitate, per impedire il dilagare degli invasori nella fertile campagna dell’interno. Un luogo pieno di magia ascetica da visitare e ammirare per la bellezza del mare, della Torre e della Chiesa.
In Italia ci sono carriere costruite sul nome o sull'appartenenza a partiti, lobby, potentati, associazioni, con o senza cappuccio. Un paese che non riconosce il merito è un paese destinato alla strappo sociale permanente e alla dissoluzione di ogni forma di coesione sociale. In questo modo viene ingannato il presente ma viene altresì falsato il futuro e le nuove generazioni saranno legittimate a nutrire crescente sfiducia nelle istituzioni, nella società e finanche in se stesse.
La recessione che si è abbattuta sull'Occidente riporta in auge il pensiero di John Maynard Keynes. Il rigore finanziario voluto e praticato dalla Bce è causa di una disoccupazione di massa senza precedenti. Il cittadino non può attendere che il sistema economico ritrovi prodigiosamente il suo equilibrio perchè, come diceva Keynes, "questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti". Ecco un piccolo florilegio delle frasi più celebri del grande economista.
Il testo della canzone di Francesco Guccini, "Addio", come occasione per riflettere sulla necessità, ormai ineludibile, di una scelta di campo su valori e principi che una comunità non dovrebbe ritenere negoziabili. "Io dico addio a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia o sceglie a caso per i tiramenti del momento curando però sempre di riempirsi la pancia e dico addio al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, a chi si dichiara di sinistra e democratico però è amico di tutti perché non si sa mai".
Stiamo vivendo una grande transizione che ha messo a nudo le nefandezze e i privilegi di una casta incline a preoccuparsi esclusivamente del proprio esilio dorato. Anche grazie alle trasformazioni innescate dalla globalizzazione, emerge il dato inconfutabile di un ceto politico inadeguato e incapace di interpretare i bisogni di una società che appare sempre più disarticolata a causa di una crisi di cui tuttora non si intravede la fine.
L'opera di Edmond Rostand è ispirata alla figura dello scrittore Savinien Cyrano de Bergerac, figura realmente esistita nel '600. Si tratta di una commedia in cinque atti che ritrae le prodezze di un estroso spadaccino che, oltre ad avere un naso smisurato, è dotato di un'impareggiabile favella. Il brano che proponiamo sintetizza mirabilmente l'integrità morale di Cyrano, guascone e ribelle, un galantuomo sempre sprezzante dei compromessi. Ne sconsigliamo la lettura ai filistei, ai piaggiatori, ai cerchiobottisti e a tutti coloro che non si curano di sapere dove sta la ragione ma a chi conviene darla.
Stare in Europa significa che dobbiamo rassegnarci a rispettare le regole. Pensavamo fosse uno scherzo, una “boutade”, invece stavolta si fa sul serio. Nasce da questa renitenza la crescente fobia per l’Europa: siamo sempre rimasti un popolo recalcitrante alle regole. Tra i banchi di scuola germoglia la cultura clanica di un popolo allergico alle istituzioni: si inganna il professore da giovani per poi gabbare lo Stato da adulti.