Il 15 agosto 1971 il Presidente americano Richard Nixon comunicava al mondo la caduta del sistema monetario internazionele di Bretton Woods: la convertibilità del dollaro in oro veniva sospesa unilateralmente, a cause delle eccessive richieste di conversione e del pauroso squilibrio tra le riserve auree americane e la quantità di dollari esistente al di fuori degli Usa. SEGUE
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La seconda guerra mondiale aveva causato la distruzione degli apparati produttivi dell'Europa e del Giappone. I programmi varati dal Governo degli USA per collaborare alla ricostruzione post-bellica dei Paesi sconfitti (tra i quali ricordiamo il cosiddetto "Piano Marshall") consistevano nella donazione di ingenti somme di dollari che questi Stati usavano per acquistare dagli Stati Uniti generi alimentari, impianti e macchinari. In sostanza, i capitali che affluivano dagli USA verso l'Europa ritornavano nel loro stato di origine come pagamento dei beni importati. E' quindi intuibile che la bilancia dei pagamenti degli Stati europei erano costantemente in disavanzo.
Dopo la metà degli anni Cinquanta la situazione cominciò a mutare sensibilmente. La straordinaria ricostruzione delle strutture produttive della Germania occidentale, della Francia, dell'Italia e del Giappone permise loro di recuperare produttività e, grazie a un costo del lavoro relativamente basso, di acquistare una formidabile competitività sui mercati mondiali. Ben presto le esportazioni europee e giapponesi verso gli USA aumentarono enormemente, determinando una rapida e progressiva diminuzione dell'avanzo della bilancia dei pagamenti americana che, negli anni successivi, si trasformò in un vistoso deficit, a causa delle ingentissime spese di politica internazionale sostenute dal governo federale (es: la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, ecc.).
Nel corso degli anni Sessanta il deficit degli USA non fu arginato e la situazione del dollaro diventò insostenibile: le spese americane avevano fatto affluire in tutto il mondo una tale quantità di dollari da non consentirne più la convertibilità in oro. Basti pensare che nel 1971 i dollari che circolavano nei mercati esteri ammontavano a un valore più di cinque volte superiore a quello delle riserve auree di Fort Knox...
Il 15 agosto 1971 il Presidente americano Richard Nixon comunicava al mondo la caduta del sistema monetario internazionele di Bretton Woods: la convertibilità del dollaro in oro veniva sospesa unilateralmente, a cause delle eccessive richieste di conversione e del pauroso squilibrio tra le riserve auree americane e la quantità di dollari esistente al di fuori della Repubblica Stellata.
Il "Nixon Shock" aveva evidenziato l'impossiblità di mantenere in vita un ordinamento monetario che avesse come perno centrale un'unica valuta nazionale e che dipendesse dall'andamento dell'economia di un solo Paese. Fonte: Manuale di Economia Politica, Alfredo Gilibert, Ediz. Lattes.