Il 1° gennaio 2012 l'euro compirà dieci anni. Euro e Lira continuarono a circolare affiancati per due mesi: il 28 febbraio 2002 l'euro divenne l'unica valuta avente corso legale nell'Eurozona. Entro domani, 31 dicembre, la lira potrà essere cambiata agli sportelli della Banca d'Italia ma dal giorno dopo diventerà solo un cimelio numismatico. Breve storia della moneta unica.
----------------------
Il 1° gennaio 2012 l’euro circola da dieci anni. Quando è cominciata l’avventura della moneta unica?
Il primo passo risale al Comitato Ue nato nel 1988 che per primo parlò di una valuta unica per lo spazio economico europeo. La moneta prese concretamente vita nell’aprile 1989 con il Rapporto Delors, che fissava tre fasi per costituire l’unione monetaria europea tra il 1990 e il ‘93: liberalizzazione dei flussi di capitale, libera circolazione dei capitali tra Stati membri e creazione dell’Istituto monetario europeo (Ime, il papà della Bce) per rafforzare i preparativi necessari per la nascita del sistema europeo delle banche centrali.
Come si decise chi poteva adottarla e chi no?
Il 7 febbraio 1992 la firma del Trattato di Maastricht ufficializza i parametri che dovranno rispettare i Paesi che vogliono adottare l’euro: un rapporto deficit-Pil non superiore al 3%; un rapporto debito-Pil inferiore al 60% (Italia e Belgio, già allora ben oltre il 100%, ce la faranno ugualmente sulla base di indicatori che dimostravano la tendenza a rientrare nel medio periodo); inflazione non superiore dell’1,5% rispetto a quella media dei tre Paesi a più bassa inflazione. Il tasso di interesse a lungo termine non doveva superare del 2% la media dei tre membri più virtuosi.
Quando si arrivò alla prima lista di Paesi membri?
A maggio del 1998 era pronto l’elenco dei Paesi che avrebbero dato vita alla nuova moneta: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna. Nel 2001 si unirà la Grecia, nel 2007 la Slovenia, nel 2008 Cipro e Malta, nel 2009 la Slovacchia. Nel 2011 entra anche l’Estonia.
E il rapporto di cambio? Chi decise a quante lire doveva corrispondere un euro?
Nel dicembre del 1998 viene codificato il rapporto di cambio delle undici valute nazionali che si fonderanno nell’euro: per l’Italia il rapporto è fissato a 1.936,27 lire. La Germania - la locomotiva d’Europa, ovvero l’economia più forte di tutta l’area - fu l’unico Paese che ottenne un rapporto di cambio di uno a uno. Il 1° gennaio successivo la moneta unica prese vita ufficialmente, anche se non ancora fisicamente.
Come andò il rapporto con il dollaro?
Alla sua nascita, il 1° gennaio 1999, l’euro valeva 1,1667 dollari. Il 2 gennaio 2002, il giorno dopo il suo debutto come moneta fisica, passava di mano a 90,66 centesimi di dollaro. A pochi giorni ormai dal suo decimo anniversario nei caveau delle banche è sotto 1,30 dollari dopo oltre un decennio di alti e bassi. Un’altalena culminata nel record storico a 1,6 dollari a metà del 2008. Il due dicembre del 1999 l’euro raggiunse per la prima volta la parità con il dollaro.
La moneta unica nasce nel 1999 ed entra in circolazione nel 2002: che cosa accadde nel frattempo?
Nel corso di quei tre anni l’Europa mise a punto tutte le altre misure necessarie ad arrivare concretamente all’unità monetaria, a partire dal disegno delle banconote, uguale in tutta Europa e delle monete, che invece hanno una faccia «nazionale».
C’è stato un periodo di doppia circolazione delle monete. Quanto è durato?
L’addio alla lira scattò alla mezzanotte del 1° gennaio 2002. Euro e lira continuarono a circolare affiancati per due mesi. Il 28 febbraio 2002 l’euro diventò la unica valuta con corso legale nell’Eurozona. Grazie a una serie di convenzioni, cominciò a circolare anche nei micro-stati di San Marino, Città del Vaticano, Principato di Monaco e Andorra. In teoria la lira si poteva cambiare agli sportelli della Banca d’Italia fino al 28 febbraio del 2012, ma il decreto salva-Italia appena varato ha anticipato la scadenza al 31 dicembre del 2011. La lira, con l’inizio del 2012, dovrebbe esistere solo come cimelio numismatico.
Ci sono ancora molte lire in circolazione? Chi le ha?
Secondo dati della Banca d’Italia dovrebbero circolare ancora l’equivalente di un miliardo e 300 milioni di euro. Non si sa con precisione chi li abbia. Una buona parte sarà senz’altro conservata come ricordo dei tempi della vecchia moneta, un’altra parte sarà nelle collezioni. Possono anche esserci in giro tesoretti dimenticati in qualche cassetto con il doppio fondo, in qualche cassetta di sicurezza che nessuno ha più aperto.
Le lire ritirate? Potrebbero tornare in circolazione? Si può uscire dall’euro?
Sono finite al macero. Uscite fuori corso, la Banca d’Italia ne usò una piccola parte per fare dei fermacarte. C’è poi un altro fatto da tener presente: l’Europa ha messo a punto le regole per entrare nell’euro, ma nessuno ha mai studiato a tavolino la procedura da seguire per uscirne. Si può uscire, ma è tutta teoria.
Fonte, La Stampa, 30.12.2011