Sistema proporzionale: questo sistema elettorale si fonda sulla creazione di collegi elettorali “plurinominali” nei quali, cioè, vengono assegnati più seggi che saranno attribuiti ai partiti in proporzione ai voti ottenuti. A differenza del maggioritario, pertanto, ogni forza politica concorre alle elezioni con una lista che si compone di più candidati il cui numero corrisponde al numero dei seggi assegnati al collegio. Segue
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Sistema proporzionale: questo sistema elettorale si fonda sulla creazione di collegi elettorali “plurinominali” nei quali, cioè, vengono assegnati più seggi che saranno attribuiti ai partiti in proporzione ai voti ottenuti. A differenza del maggioritario, pertanto, ogni forza politica concorre alle elezioni con una lista che si compone di più candidati il cui numero corrisponde al numero dei seggi assegnati al collegio. Il sistema proporzionale prevede abitualmente la possibilità, per l’elettore, di esprimere una o più preferenze per i candidati presenti nella lista votata (c.d. “voto di preferenza”). In questa ipotesi, risulteranno eletti i candidati della lista che hanno ottenuto il numero maggiore di preferenze. Esiste, tuttavia, la possibilità che non sia previsto il voto di preferenza: in tal caso, risulteranno eletti i candidati secondo l’ordine in cui compaiono in lista (c.d. liste bloccate”). Si tratta di un sistema che finisce, di fatto, per attribuire ai partiti il potere di “nominare” gli eletti (come avviene in Italia). Al contrario del maggioritario, il sistema proporzionale favorisce la rappresentatività causando, tuttavia, una grande frammentazione che tende a creare instabilità degli esecutivi. E' un sistema che garantisce i partiti minori i quali, oltre ad avere una visibilità che nel maggioritario risulta impensabile, possono finanche condizionare i governi in misura ben maggiore del proprio peso elettorale. I correttivi che vengono apportati a questo sistema al fine di migliorare la governabilità sono due: il premio di maggioranza e la soglia di sbarramento. Il premio di maggioranza consiste in una quota di seggi assegnati alla coalizione vincente. La soglia di sbarramento, invece, consiste nella previsione di una percentuale minima di voti che ogni partito deve ottenere per poter entrare in Parlamento. In Germania, ad esempio, il sistema elettorale stabilisce la soglia del 5% per entrare a far parte del Bundestag.