Quanti adulti oggi possono considerarsi responsabili e, definendosi tali, si pongono la domanda: "Quale conseguenze potrà avere la mia azione, la mia parola??" Quanto la famiglia o la scuola educano il fanciullo alla responsabilità, sapendo che il migliore insegnamento è il modello di comportamento e di vita? Ci insegna la volpe del Piccolo Principe: “Siamo responsabili di ciò – di chi – abbiamo addomesticato”. Anche di chi amiamo.
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Quanti adulti oggi possono considerarsi responsabili e, definendosi tali, si pongono la domanda: "Quale conseguenze potrà avere la mia azione, la mia parola??" Quanto la famiglia o la scuola educano il fanciullo alla responsabilità, sapendo che il migliore insegnamento è il modello di comportamento e di vita? Tutti sono capaci di fare figli in un momento di passione, e dopo? Quando li devono crescere, nutrire non solo il corpo ma anche l’anima e lo spirito, educare ad essere cittadini del mondo – della terra e del cielo?? Ci insegna la volpe del Piccolo Principe: “Siamo responsabili di ciò – di chi – abbiamo addomesticato”. Anche di chi amiamo. Bisogna ridare Valore alla parola, e alla parola data. Quanti uomini avente incarichi e ruoli di responsabilità possono considerarsi responsabili davanti ai fatti, nei confronti dell’umanità? Scoppiano quotidianamente scandali e casi in cui il connubio maledetto tra politica ed economia fa prevalere interessi egoistici, in una totale ignoranza del bene comune. Responsabilità è anche impegnarsi nelle proprie scelte ed essere coerente con esse, onorare la propria parola e metterla in atto. Così è chi è responsabile quale cittadino della Terra prima che di un paese, e partecipe del funzionamento di quest’ultimo… nei doveri e non solo nei diritti.
Il mito di Parsifal
Responso-abile significa abilità a rispondere. Ma per rispondere o ottenere risposta bisogna domandare. Se chi domanda comanda, domandare è anche la via del Graal o la via dell’anima cosciente. E’ la domanda che non fece Parsifal nel suo primo approccio al castello del Graal, e per non averla posta, condizionato da altri e dalle ansie della madre, errò per anni di prove , finché tornò da uomo responsabile e fece la domanda d’amore. E allora fu incoronato re del Graal, cioè adulto, padrone dei propri impulsi e debolezze.
Essere responsabile oggi è uscire dal meccanismo infantile e morboso dell’assistenzialismo, ossia del sistema corrotto di denunce che mi fa trovare sempre un responsabile fuori di me anche con risarcimenti vari, e toglie ogni forma di coraggio e ,appunto, di assunzione di responsabilità.. Il nostro sistema malato tende ed invita a deresponsabilizzarsi, a scaricare il barile sull’ignobile “altro” che non sia me, soprattutto non sono io il responsabile!!
Assistiamo al desolante dramma di uomini corrotti che inventano leggi per giustificare i loro vizi; e così sono i giusti ad essere colpevoli! E infatti vediamo oggi che la cosiddetta giustizia favorisce i delinquenti, il furto e il crimine, che chi si difende viene punito!!
E’ compulsivo questo legiferare disumano “che non ammette l’ignoranza”, alto segno di decadenza e simbolo stesso d’ignoranza, quando la cecità bieca viene vista come perspicacia! La legge pensa e fa per te, lo stato pensa e fa per te, le assicurazioni, istituzioni, fanno e pensano per te… Mentre tu, povero illuso passivo e spodestato, ti rimane solo il potere di scegliere quale morte ti libererà!
E Cristo disse” non sono venuto a portare la legge, ma la Grazia”!!! La Grazia intesa come Coscienza, conoscenza, capacità di discernimento e di usare il pensiero del cuore.
E’ clamorosamente dannoso e inutile continuare a sfornare leggi o regole per controllare sempre più l’umanità e soffocare ogni iniziativa, pensiero e libertà: ce lo dice Rabelais nell’”Abbaye de Théléme”: l’uomo soprattutto se giovane, tenderà a fare sempre quello che gli si vieta! O William Blake in Milton: “Le leggi creano prigioni”, e io aggiungo che le leggi si sostituiscono alla coscienza, poiché se devo preoccuparmi di continuo di obbedire a delle leggi, non penso più con la mia testa.. E in assenza di leggi, vado in panico, dimentico il Bene per solo temere il Male. E’ quindi un cerchio vizioso, un terribile baratro verso la servitù: fate sempre più leggi, e avrete un popolo sempre più ignorante, ebete e incosciente… ma più facile da controllare!
Il potere si fonda sulla paura, è la paura che lo chiama – mentre l’amore lo è già, ci dice Chaplin – e ha bisogno di leggi per affermarsi e farsi rispettare. Ci sono 2 modi per educare: con la paura e la forza, o con l’amore e la saggezza.
Infatti nel suo ideale pedagogico, Rabelais ci parla di educazione dei fanciulli ai valori fondamentali o virtù dell’anima, che trovano il loro naturale sbocco nel “fai quello che vuoi” quale motto dell’Abbazia di Thélème. Lì non ci sono regole, ci sono Valori, rispettati da anime educate alle virtù come parte fondante del loro Essere. Lì l’altruismo sostituisce l’egoismo, la lealtà l’inganno , il rispetto il sopruso, la bontà l’invidia ecc… E un animo umile è il più bel ornamento della persona.
Superato? Fuori moda?
Oggi assistiamo ad una drammatica confusione e rovesciamento dei Valori, a causa dei falsi modelli imposti dai media e da una società fondata sulla competizione in vece che sulla collaborazione. Sono modelli di POTERE dove il vincente è il bullo, arrogante, egoista, traditore, dove per avere successo bisogna schiacciare gli altri, trarre e fare profitto a tutti i costi ecc…
I modelli vincenti sono: dal profumo di Chanel Egoiste, alle immagini televisive di violenza e potere, ai messaggi dei telefilm – per ragazzi, notate! – portatori di sentimenti e relazioni usa e getta, dove vanità, lussuria e superficialità sono gli esempi imposti – e dove il furbo la fa sempre franca!
E che dire della cosiddetta neutralità o imparzialità dei cronisti che narrano fatti cruenti senza cigliare, senza sentimento, totalmente disanimati! Cosa insegna?
Insegna in modo subdolo a non provare più dolore ne amore, a non commuoversi davanti alle atrocità che solo l’uomo disumanizzato può compiere… e quindi diventerà facile compiere! Anche questa è gravissima assenza di responsabilità!
Tolgono l’unica parte dove l’uomo è libero, nel sentire o nel cuore: poiché il cervello può essere sostituito dall’elettronica , e le membra dalle macchine(meccanica), mentre –per ora e per fortuna – nulla può sostituire il cuore quale sede dell’IO SONO e dell’Amore. E’ forse il caso di domandarci perché la società- guidata dai fili invisibili di poteri occulti - oggi fa di tutto attraverso ogni mezzo, persino manipolando cibo e medicine, per confondere /rovesciare i valori, e creare una massa decadente non pensante e non volente? Spero che ciascuno di voi cercherà attivamente una risposta.
Forse che un uomo maturo, un uomo responsabile , fa paura perché non più massa ma individuo?
Uscire da una società infantile per andare verso una società adulta e responsabile
Per provare rispetto è fondamentale sentirsi parte di un contesto, capire che abbiamo un ruolo in quel contesto, e quindi responsabilizzare. Non serve ripetere alla gente ignorante e non curante di non buttare la carta per terra, o di non distruggere la Natura, serve informarla e farle prendere coscienza che siamo tutt’uno con la Terra, che essa è casa propria, e che senza le piante noi moriamo, che senza gli altri non siamo nulla – Sono un IO in quanto c’è un TU che mi fa da specchio, come la felicità è vera solo se condivisa. L’Arte ci aiuta a guardare in fondo alle cose: molto ci insegna l’anatomia comparata con la Natura: i polmoni sono a tutti gli effetti 2 alberi, a significare il legame assoluto tra gli alberi o piante che producono ossigeno, e i nostri polmoni che se ne nutrono. Forse se i promotori immobiliari sentissero in verità questa immagine, smetterebbero di cementificare irreversibilmente la Terra!
Chi si occupa di cinema, pubblicità, moda, i giornalisti e i cantanti, tutti i personaggi pubblici, compreso quelli che dettano leggi, hanno un enorme responsabilità nei confronti dell’umanità. Loro sono gli artefici dei messaggi che passano alla massa, dico bene alla massa, e quindi del rovesciamento dei valori. Tempo fa ho fatto denunciare un negozio – in franchising – che vendeva magliette sulle quali era scritto “this girl is born to kill” ! Messaggio alquanto pacifico e benefico!!
Il problema è che la massa piena della propria assurda ignoranza, ride… ride per non pensare, per non piangere! Minimizza il danno per non dover reagire. Pigrizia mentale e morale, peggio di chi non sa è chi non vuole sapere.
LA sfida dell’uomo oggi è IL DISCERNIMENTO. Mi sono stupita di vedere che molti ragazzi non ne conoscono il significato, fondamentale capacità del pensiero cosciente di percepire le differenze tra bene e male, vero e falso, luce e ombra.
Infatti assistiamo al trionfo del grigio, all’annebbiamento dei valori e oscuramento della verità, che fa passare per buono ciò che corrode anima e corpo.
A forza di vedere tutto, si finisce per sopportare tutto
A forza di sopportare tutto, si finisce per tollerare tutto
A forza di tollerare tutto, accettiamo tutto
A forza di accettare tutto, approviamo tutto!!
Bisogna ridare valore a quello che facciamo, non è importante solo cosa faccio ma COME lo faccio.
Nell’Economia siamo arrivati ad una saturazione del mercato, c’è troppa merce, troppa spazzatura in tutti i sensi, è un morbo micidiale quello di dover produrre per far fronte alla concorrenza, o pagare tasse ingiuste, questa corsa a produrre sempre di più, avere sempre di più, è diventato un suicidio. Uccide schiavi del lavoro e bambini sfruttati nei paesi poveri e non, per abbattere sempre quel famigerato margine, avere più guadagno! E uccide la terra che non potrà sopportare oltre questa bulimia delirante dei suoi frutti… di cui gran parte finisce in spazzatura o in vendite “costrette” su mercati a basso costo. Ci aiutano purtroppo ad avere questa consapevolezza i recenti scandali sulle firme tessili che sfruttano animali e lavoratori i modo indegno e non rispettando i minimi diritti umani, ancora una volta pur di contenere i costi.
Bisogna produrre meno e meglio, con un'altra visione, quella di offrire un bene, un servizio di qualità, uscire dall’impasse dell’ottica di profitto per SERVIRE. Quando servire è un privilegio, non un sacrificio.
“Un uomo maturo è un uomo responsabile”(A.de St Exupèry)