Il concetto, ormai abusato, di "società liquida", va attribuito al sociologo polacco Zygmunt Bauman. L'interpretazione più efficace di società liquida è stata fornita da Umberto Eco. Eccola. “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma, antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. SEGUE
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Il concetto, ormai abusato, di "società liquida", va attribuito al sociologo polacco Zygmunt Bauman. L'interpretazione più efficace di società liquida è stata fornita da Umberto Eco. Eccola. “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato, dove nessuno è più compagno di strada ma, antagonista di ciascuno, da cui guardarsi. Questo soggettivismo ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione in cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemica) e le uniche soluzioni per l’individuo senza punti di riferimento sono da un lato l’apparire a tutti costi,l’apparire come valore e il consumismo. Però si tratta di un consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all’altro in una sorta di bulimia senza scopo”. Secondo Bauman, la modernità liquida è “la convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza”.