In materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è assegnata priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale, specialmente per quanto riguarda le lavorazioni in “quota” in base all’art. 111 del D.Lgs. 81/2008 (T.U. Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro). SEGUE
La risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, avvenuta a seguito di una mancata accettazione del trasferimento da parte del dipendente, va inclusa nel computo dei lavoratori licenziati nell'ambito di una procedura di riduzione del personale. Pertanto, nei licenziamenti collettivi occorre includere non solo i licenziamenti in senso stretto ma anche tutte le ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro decise dal lavoratore ma sostanzialmente determinate dalle modifiche unilaterali del rapporto adottate dall’azienda. Segue
L’opposizione ad un decreto ingiuntivo, emesso dal giudice civile in una controversia di lavoro, deve essere proposta nelle forme di una causa civile in virtù del principio per cui la competenza all’opposizione spetta all’ufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha emesso il decreto avendo tale principio carattere funzionale e inderogabile.(Corte di Cassazione, sez. VI Civile - L, ordinanza n. 14023/20; depositata il 7 luglio)
L’istanza di distrazione delle spese articolata nel ricorso, come qualsiasi altra conclusione formulata negli atti introduttivi, si deve intendere mantenuta in difetto di espressa attività assertiva che segni una rinuncia. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza per correzione di errore materiale n. 14098/20; depositata il 7 luglio)
Al fine della concessione della misura dell’affidamento in prova terapeutico, il giudice deve condurre una valutazione sul probabile conseguimento delle finalità del programma proposto, prendendo in esame non solo l’astratta attitudine del trattamento a realizzare il reinserimento del condannato ma anche la concreta possibilità che egli riesca a contenere e a controbilanciare la sua pericolosità sociale. (Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 20104/20; depositata il 7 luglio)
La Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento disciplinare comminato ad un lavoratore che, durante il periodo di malattia, non aveva osservato le fasce di reperibilità ed aveva compiuto attività non compatibili con il proprio stato patologico. Segue
In tema di omesso versamento di ritenute previdenziali ed assistenziali, la situazione di difficoltà economica in cui versava la società, sfociata poi nella dichiarazione di pagamento, non esclude la rilevanza della condotta laddove emerga la consapevolezza della scelta del datore di lavoro di omettere i versamenti dovuti. (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 20089/29; depositata il 7 luglio)
All’atto di cancellazione di una società, per i rapporti facenti capo a questa e ancora pendenti dopo la cancellazione dal registro delle imprese, si determina un fenomeno successorio in capo ai soci, anche per i debiti non definiti in sede di bilancio finale di liquidazione. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - T, ordinanza n. 12758/20; depositata il 26 giugno)
In tema di responsabilità precontrattuale, al di là delle puntuazioni fatte per iscritto, che non hanno valore contrattuale, oggetto della valutazione del giudice dev’essere il comportamento complessivo tenuto dalle parti, prima della fase precontrattuale, durante le trattative e dopo la loro rottura. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 12107/20; depositata il 22 giugno)
Nel rapporto di godimento di alloggio adibito a residenza familiare assegnato al socio di cooperativa edilizia di categoria con finalità mutualistica, in caso di separazione personale (sia essa giudiziale o consensuale), succede ex lege e alle stesse condizioni il coniuge assegnatario del diritto di godimento sulla casa coniugale. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza n. 12114/20; depositata il 22 giugno)