CHI NON LEGGE A 70 ANNI AVRA' VISSUTO UNA SOLA VITA: LA PROPRIA! CHI LEGGE AVRA' VISSUTO 5.000 ANNI: C'ERA QUANDO CAINO HA UCCISO ABELE, QUANDO RENZO SPOSO' LUCIA, QUANDO LEOPARDI AMMIRAVA L'INFINITO.. PERCHE' LA LETTURA E' UN'IMMORTALITA' ALL'INDIETRO.
L'Otto per Mille è anche solidarietà, assistenza ai poveri, amore per popoli indigenti. E la firma che apponiamo ogni anno sullla dichiarazione dei redditi si trasforma nei sorrisi di quella gente. E' poco? Forse, ma almeno è possibile intuire la bellezza di donare, ignorando i molti urlatori che come tanti don Chisciotte brandiscono la spada contro i mulini a vento e, invece di inquadrare i singoli problemi, preferiscono dismettere i panni di tiratori scelti e trasformarsi così in sparatori liberi.
Dal 22 agosto diventeranno legge tre intese firmate nel 2007 dal governo Prodi: con la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi del Settimo giorno, cioè, i mormoni; con gli ortodossi del Patriarcato di Costantinopoli; e con i pentecostali della Chiesa Apostolica d'Italia. Restano, tuttavia, ancora fuori dal sistema dell'8 per mille tante confessioni religiose che uno Stato autenticamente laico non può discriminare. Per esempio, i Testimoni di Geova.
Scomparso il Grande Esodo, simbolo di un'Italia spensierata e festaiola, oggi il proscenio viene occupato dagli Esodati che meglio di tutti rappresentano il travaglio di un paese che annaspa. Esodo non costituisce più la gioiosa allegoria di un paese felice ma rappresenta la triste metafora di un'Italia immalinconita e arrabbiata.
La mancata tutela giurisdizionale delle ragioni dell'imprenditore rappresenta una delle cause che penalizzano la capacità di attrazione di capitali stranieri nel nostro paese, come ha rilevato nel mese di giugno il Wall Street Journal che ha velenosamente messo in guardia le imprese statunitensi dal realizzare investimenti in Italia. Pertanto, solo ricostruendo la nostra credibilità saremo in grado di allettare gli investitori stranieri. In caso contrario, la notte italiana sarà sempre buia.
Occorre uscire dalla logica "economicistica" della Bce e ridare alla politica la sua centralità, rinunciando ad essere semplice ancella dell'economia. E' necessario restituire alla democrazia il potere di decidere le sorti del cittadino. In caso contrario, la democrazia è solo un guscio vuoto nel quale perfino le elezioni diventano un'inutile, vacua, liturgia.
Siamo passati dal padre padrone del mondo rurale, alla morte del padre della fase protestataria, fino ad approdare al tempo in cui sarebbe perfino improprio dichiarare defunta l’immagine del padre di famiglia: diciamo che è evaporata. Di essa potremmo dire come per il titolo del film: papà è in viaggio d’affari o, meglio, papà è in vacanza; con gli amici, con la nuova fidanzata, con l’azienda...
Giovedì 19 luglio 2012 è stata definitivamente celebrata la fine della Costituzione Repubblicana. Distratta dallo spread, dall'andamento dei mercati e dal terrore di nuove manovre, l'opinione pubblica italiana non si è resa conto che l'approvazione del cosiddetto "fiscal compact" produrrà, in modo inevitabile, il definitivo annullamento dei diritti sociali consacrati nella Carta fondamentale. Intanto la nostra classe politica pensa solo a sopravvivere: il Monti-bis potrebbe essere l'occasione per trasformare il mandato parlamentare in una godibile sinecura.
Il "Manifesto di Ventotene", scritto nel 1941 da Spinelli, Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, è un fondamentale documento che traccia le linee guida di quella che sarà la carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Al confino sull’isola di Ventotene, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi trassero ispirazione da un libro scritto da Junius (pseudonimo usato da Luigi Einaudi) pubblicato circa vent’anni prima. L'Europa di oggi è quella vagheggiata dagli autori del "Manifesto"?
Tutti i governi della Repubblica hanno considerato il calcio un mondo a sé tollerandone ogni abuso: bilanci falsi, false fatturazioni, sponsorizzazioni fasulle, passaporti falsi. C'è un modo sottile, in questo paese, di fare politica fingendo di non farla. In questo senso, il calcio rappresenta il modo più efficace ed elegante, come sa bene il Cavaliere. Se nella nostra economia buona regola è quella di chiudere un occhio, nel calcio vengono chiusi tutti e due. Ma ora anche il calcio deve fare i conti con la crisi.